Il Nucleo Speleo Ricerca (NSR), fa parte della struttura operativa dell’Associazione Camelot HIM e si occupa di:
- Ricerca dispersi in realtà urbane e/o ambienti impervi
- Recupero, conservazione e classificazione dei beni archeologici
Per la realizzazione di dette attività i volontari del Nucleo Speleo Ricerca provengono dal mondo speleo archeologico e precisamente dalla Associazione Centro Ricerche Speleoarcheologiche – Sotterranei di Roma di cui sono soci e da cui hanno ereditato le tecniche necessarie e la specifica formazione.
La Speleo Archeologia è un ramo della speleologia naturale e si occupa principalmente degli ipogei antropici (cioè cavità sotterranee costruite dall’uomo per un preciso scopo), spaziando a volte in ambienti naturali frequentati dall’uomo.
Le tecniche utilizzate per la progressione all’interno di questi ambienti è la medesima utilizzata nella speleologia naturale.
Le conoscenze che l’operatore deve avere spaziano, invece, dalla speleologia all’archeologia, dalla paleontologia alla architettura, dall’ingegneria all’idraulica. Il Nucleo Speleo Ricerca, tra le sue specificità, annovera l’abilitazione alla documentazione, allo studio ed al potenziale recupero degli ipogei ed all’eventuale materiale archeologico rinvenuto in essi.
La preparazione degli operatori del Nucleo inizia con un corso d’introduzione alla disciplina speleo archeologica, grazie al quale si prende contatto con gli ambienti ipogei, e in cui vengono illustrate un insieme d’informazioni necessarie a:
- riconoscere e distinguere le diverse strutture che sarà possibile incontrare durante le esplorazioni;
- capire le tecniche utilizzate per la loro realizzazione e gli strumenti usati;
- comprendere come registrare i dati relativi alla posizione geografica degli ambienti;
- essere in grado di realizzare delle registrazioni, video e/o fotografiche in detti ambienti;
- valutare la consistenza strutturale dell’area da percorrere in modo da muoversi sempre in assoluta sicurezza;
- utilizzare apparecchiature di supporto all’esplorazione (sonde e robot) ed alla registrazione strumentale (stazione totale, laser scanner 3D, GPS differenziale).
Al termine di questo primo ciclo formativo, i volontari dell'ambìto Nucleo sono abilitati alla ricerca base in ambiente ipogeo e di superficie. Per completare la formazione, gli operatori si addestrano all’uso delle corde per la progressione verticale, utile per le attività in pozzi, cisterne, voragini o in prossimità di ponti, all’utilizzo di carte topografiche e alla gestione di sistemi informatici. Ultimo step formativo è quello relativo all’utilizzo dei DPI di terzo livello, necessari agli spostamenti dell’operatore in ambienti ostili ad elevato inquinamento ambientale. I volontari del Nucelo Speleo Ricerca, nel rispetto della legge 81/08, frequentano infatti i corsi formativi relativi ai lavori in ambienti confinati e corsi per lavoratori a rischio alto.
Queste skill permettono agli operatori di intervenire in ambiente urbano e non, in caso di crolli, smottamenti, apertura di voragini ed ispezione di ambienti sotterranei in condizioni estreme (inquinamento ambientale, instabilità strutturale), dando la possibilità di operare in caso di ricerca di persone disperse in seguito a vari eventi (crolli, frane, alluvioni), nei più svariati ambienti operativi (grotte, cunicoli, boschi). Inoltre la collaborazione, ormai ventennale, con la Soprintendenza Archeologica Statale e Comunale ha plasmato il personale del Nucleo Speleo Ricerca, anche nel campo del recupero e della conservazione dei beni culturali eventualmente incontrati durante le attività di ricerca.